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Apple AirPods con custodia di ricarica wireless
Non sappiamo se o quando l’articolo sarà di nuovo disponibile.
Marchio | Apple |
Nome modello | AirPods |
Colore | Bianco |
Fattore di forma | In-ear |
Tecnologia di connettività | Senza fili |
Tecnologia di comunicazione wireless | Blootooth |
Caratteristica speciale | Isolamento dal rumore, Adatte a cellulari iOS |
Componenti inclusi | AirPods, Custodia di ricarica wireless, Cavo da Lightning a USB‑A, Documentazione |
Fascia d'età (descrizione) | Bambini |
Jack cuffie | Jack da 2,5 mm |
Informazioni su questo articolo
- Taglia unica, comodi da indossare tutto ilgiorno
- La custodia si ricarica sia in wireless, usando una base compatibile con lo standard qi, sia tramite connettore lightning
- Si accendono automaticamente esicollegano all’istante
- Setup semplicissimo su tutti i dispositivi Apple
- Attivazione rapida di Siri con il comando “Ehi Siri”
- Connessione istantanea anche da un dispositivo all’altro
- Custodia di ricarica per oltre 24 ore di autonomia
- Alcune funzioni richiedono iOS 13 o iPadOS, che non sono compatibili con iPhone 6 Plus, iPhone 6, iPhone 5s, iPod touch (sesta generazione), iPad Air (1ª generazione), iPad mini 3 e iPad mini 2.
Confronta con altri prodotti Apple
Prezzo | Da: - | Da: - | Da: 105,00 € | Da: 579,00 € |
Valutazioni | 4,6 su 5 stelle (5.274) | 4,6 su 5 stelle (8.374) | 4,7 su 5 stelle (48.389) | 4,6 su 5 stelle (1.551) |
Bluetooth |
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Wireless |
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Fit | Taglia unica | Tre taglie incluse | Taglia unica | Tre taglie incluse |
Cancellazione attiva del rumore |
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Equalizzazione adattiva |
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Chip H1 |
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Ehi Siri | sempre attiva | sempre attiva | sempre attiva | sempre attiva |
Resistenti all’acqua e al sudore |
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Durata della batteria (tempo di ascolto con una sola carica) | Fino a 5 ore di ascolto | Fino a 4,5 ore di ascolto | Fino a 5 ore di ascolto | Fino a 20 ore di ascolto |
Durata della batteria (tempo di ascolto con custodia di ricarica) | Più di 24 ore di ascolto | Più di 24 ore di ascolto | Più di 24 ore di ascolto | |
Custodia di ricarica wireless |
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Dettagli Tecnici
Apple AirPods con custodia di ricarica wireless (Ultimo Modello)
Peso |
AirPods (ciascuno): 4 g, Custodia di ricarica: 40 g |
Dimensioni |
AirPods (ciascuno): 16,5 x 18,0 x 40,5 mm, Custodia di ricarica: 44,3 x 21,3 x 53,5 mm |
Sensori degli AirPods (ciascuno) |
Due microfoni beamforming, Due sensori ottici, Accelerometro di movimento, Accelerometro vocale |
Batteria e alimentazione |
AirPods con custodia di ricarica: più di 24 ore di ascolto, fino a 18 ore di conversazione; AirPods (singola ricarica): Fino a 5 ore di ascolto, fino a 3 ore di conversazione; 15 minuti di ricarica nella custodia equivalgono a 3 ore di ascolto aggiuntive o fino a 2 ore di conversazione. |
Data di uscita del prodotto |
3/20/2019 |
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Io, da sempre, odio a morte le cuffie in-ear (non mi piace avere qualsivoglia cosa troppo vicina ai timpani ma, tolto ciò, alla lunga, mi fanno male), e quando Apple realizzò la prima generazione di questo prodotto, ne rimasi profondamente colpito, iniziando a farci qualche pensierino, finendo appunto per acquistare la seconda generazione.
Prima però di addentrarmi nella recensione, devo fare una dovuta premessa, per farvi capire il mio punto di vista senza equivoci: da anni mi definisco "Androidiano integralista", perché adoro l'OS del robottino verde e, soprattutto, amo Android stock, ovvero quello puro, senza fronzoli e personalizzazioni inutili tipiche degli OEM, così come Google l'ha fatto, implementato sui suoi Pixel, sui dispositivi Android One e sui Motorola.
Va da sé che qualsiasi cosa contraria a tale filosofia non mi vada affatto a genio, e chi sono i diretti rivali di Google e Android?
Apple e iOS ovviamente.
Perché sono quindi andato contro tutti i miei principi?
Beh, è presto detto, ed è qui che termina la mia premessa.
Come annunciato inizialmente, purtroppo le in-ear la fanno ormai da padrona da anni e per quelli come me che le disprezzano altamente (tranquilli, siamo in molti! Fino a qualche tempo fa pensavo fosse il contrario) è una vera e propria odissea trovare ciò che fa per noi.
Se già trovare auricolari cablati non in-ear è diventato un'impresa, figuriamoci cosa significa trovare cuffie non in-ear true wireless, cercando di spendere poco, tra l'altro.
È così che è iniziata la mia ricerca, oltre un anno fa: li ho provati tutti, dai cinesoni di scarsa qualità, con batteria penosa e audio pessimo, agli headset on-ear discreti (autonomia della batteria tra le 9 e le 11 ore, in media, audio accettabile, ma protocollo Bluetooth troppo vecchio e obsoleto, oscillante tra il 4.0 e il 4.1) che però, a livello di portabilità, risultavano troppo ingombranti, fino ad approdare, un mesetto fa, ai cloni più famosi degli AirPods, fino a qualche tempo fa, ancora in circolazione, ovvero le i10 TWS.
La batteria durava al massimo 3 ore, nulla a che vedere con quella degli AirPods 2 (ne parlerò tra poco), ma mi accontentavo del resto, essendo in fin dei conto abbastanza buone. Il fato però ha deciso diversamente: dopo qualche settimanella di utilizzo, gli auricolari sono entrambi impazziti, perdendo continuamente la connessione sia sul mio smartphone che sul mio PC, ed è stato allora che ho capito di dover compiere il grande passo.
Basta accontentarsi, basta pensare solo a spendere poco: se vuoi la qualità, devi puntare al top e spendere il prezzo necessario per ottenerla.
"Incredibile ma vero, gli AirPods sono le cuffie true wireless più apprezzate persino dagli utenti Android!" (Andrea Galeazzi)
Ebbene sì, devo concordare in tutto e per tutto con questa affermazione: sono F-E-N-O-M-E-N-A-L-I.
Audio corposo e bassi ottimi (almeno per i miei standard, ma c'è chi, definendosi "audiofilo", pretende di più e non si accontenta di quelli degli AirPods 2; non è il mio caso, e sono un ex bassista, dunque direi di non dover aggiungere altro in merito), portabilità estrema, custodia e cuffie di ottima fattura, batteria impareggiabile (5 ore di ascolto musicale e 3 ore di conversazioni telefoniche), microfoni di alto livello, ricarica wireless, Bluetooth 5.0, dunque lag azzerati del tutto, sincronizzazione tra audio e video ineccepibile e connessione sempre stabile, e tanto altro ancora.
Voi mi direte: "Sì, ma su Android mica hai tutto quello che ti può fornire un dispositivo Apple collegato agli AirPods 2."
Inizialmente lo reputavo vero, ecco perché ero un po' titubante nell'acquisto, ma poi, grazie ad una ricerca online, e qui subentra l'enorme e sacrosanta elasticità del sistema operativo di Big G, ho scoperto che uno sviluppatore (santo e benedetto!) ha realizzato un'app che non solo rende compatibili gli AirPods (sia di 1a che di 2a generazione) con Android, permettendoti, tra le tantissime features (sbloccabili tramite una piccola donazione di 2 €; fidatevi, vale assolutamente la pena farla), normalmente native ed esclusive di iOS, anche di visualizzare il livello di carica delle cuffie e della custodia, ma anche, e qui scatta l'affronto supremo contro Apple, di richiamare Google Assistant al posto di Siri!
L'app si chiama Assistant Trigger ed è la migliore attualmente in circolazione, superiore anche ad AirBattery, iper-limitata rispetto a questa.
Grazie ad essa, posso godermi senza alcun problema l'esperienza degli AirPods 2 su Android.
Su Windows 10 invece queste cuffie funzionano come degli auricolari Bluetooth qualsiasi, non essendoci app e sviluppatori disposti a creare qualcosa di simile per Microsoft, che nulla fa per incentivare i programmatori come fanno Google ed Apple, ma poco male, perché funzionano benissimo anche senza aiutini.
In definitiva, cos'altro posso aggiungere, se non che li consiglio caldamente e li promuovo a pienissimi voti, dando lode al merito ad Apple per l'egregio lavoro svolto dal 2016 in poi con questa gamma di prodotti, riconoscendone l'eccellente qualità.
Ben fatto!
N.B. Da tempo leggo online di utenti che adoperano gli AirPods, sia di 1a che di 2a generazione, su sistemi non-Apple come me, lamentandosi del fatto che, ogniqualvolta riprendono la visione di un video o l'ascolto audio dopo una pausa, il volume aumenta improvvisamente in maniera esponenziale, a livello di spacca-timpani, per poi ritornare normale, dopo averli assordati per bene.
È un bug di gioventù tristemente famoso, che affligge appunto i dispositivi non-Apple connessi agli AirPods e che è stato risistemato due mesi fa tramite un aggiornamento del firmware da parte di Apple.
Le soluzioni sono dunque due:
1) Dovendo usare Assistant Trigger, il prerequisito fondamentale è quello di accoppiare gli AirPods prima ad un iPhone, per personalizzare il doppio tap di entrambe le cuffie ed impostarlo in modo tale da permettere poi all'app su Android di avviare Google Assistant; dovendo fare ciò, ne potete approfittare, come ho fatto io, per forzare l'aggiornamento del firmware degli AirPods, se non sono già aggiornati all'ultima versione, tramite un metodo molto semplice: collegate gli AirPods ad un iPhone connesso ad Internet, riponete gli AirPods nella custodia, mettete la custodia in carica tramite il cavo Lightning, tenendo l'iPhone sempre vicino, e, tempo qualche minuto, l'iPhone, tramite la sua connessione, sparerà l'aggiornamento agli AirPods, e il problema sarà risolto.
2) Se non potete in alcun modo procurarvi un iPhone tramite parenti e/o amici e siete quindi impossibilitati ad avviare l'aggiornamento del firmware, allora dovrete eseguire queste procedure per disattivare la funzionalità Absolute Volume su Android e Windows 10:
-Android: Impostazioni --> Sistema --> Informazioni sul dispositivo --> Tap continuo su "Numero build" finché il sistema non vi dirà che le Opzioni sviluppatore sono state sbloccate --> Ritornate a Sistema --> Opzioni sviluppatore --> Attivate l'opzione "Disattiva volume assoluto"
-Windows 10: Aprite l'Editor del Registro di sistema --> Recatevi in: Computer\HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\ControlSet001\Control\Bluetooth\Audio\AVRCP\CT --> Cambiate il valore di DisableAbsoluteVolume impostandolo su 1 e riavviate il sistema
In questo modo, avrete ugualmente applicato una "toppa di ripiego" per questo bug, evitandovi una visita assicurata dall'otorinolaringoiatra.
Spero di esservi stato utile!
AGGIORNAMENTO 1:
Dopo qualche giorno di utilizzo, l'auricolare sinistro ha smesso improvvisamente di funzionare, nonostante la custodia lo rilevasse tranquillamente, dopo l'inserimento al suo interno (sebbene io abbia poi riscontrato un bel battery drain della batteria della custodia, forse dovuto proprio a questo malfunzionamento).
A nulla sono valsi i tentativi di reset (anche perché la luce ambrata sul LED non è mai apparsa, compariva solo quella bianca intermittente per il pairing), né gli altri metodi proposti online per risolvere tale problema.
La cuffia, nonostante fosse udibile il tipico fruscio delle connessioni Bluetooth, all'avvio della riproduzione di video e audio, non dava più segni di vita.
Inizialmente avevo pensato di avviare la richiesta di assistenza con Apple, ma poi, leggendo online che questo è un problema abbastanza diffuso a partire da aprile in poi, ho ritenuto più saggio effettuare il reso con rimborso su Amazon, così da ricomprarle sul sito di Apple, dovendo aspettare più tempo per la ricezione (forse arriveranno tra il 5 e il 7 giugno).
Il motivo è semplice: mi sembra più che palese il fatto che ci sia in giro un lotto di cuffie fallate (cattivo assemblaggio in Cina, dove vengono costruite insieme agli iPhone? Forse già un mese fa si fiutava aria di maretta tra USA e Cina, prima dello scoppio ufficiale del Huawei Ban? Chi lo sa) e l'unica maniera per evitarle, si spera, è aspettare quello nuovo, dato che Apple, almeno per ora, non riconosce ancora il problema a livello ufficiale (di certo non è un problema dovuto al firmware più recente, altrimenti sarebbe dovuto capitare a tutti i possessori degli AirPods 2).
La scelta spetta a voi quindi: che sia la sostituzione o il reso e riacquisto, i tempi sono bene o male i medesimi, visto che l'arrivo dei pezzi sostitutivi è previsto nello stesso periodo di quelli del nuovo lotto
AGGIORNAMENTO 2:
Un mesetto fa le ho appunto riacquistate sul sito di Apple, ho dovuto attendere qualche settimana per i nuovi pezzi e, a distanza di un po' di tempo, posso dire di aver forse finalmente beccato un modello del tutto privo di difetti.
Ho notato però una cosa: il firmware più recente, l'A1673, non è arrivato subito su questo nuovo modello, ma ci ha messo una settimana e mezzo ad apparire e ad installarsi sui nuovi AirPods 2.
Le ragioni sono dunque due: o Apple ha ritirato l'aggiornamento, reo di aver fatto impazzire eventuali modelli già in parte fallati di fabbrica, come i miei primi esemplari presi qui su Amazon, correggendolo e poi riavviando il rollout, oppure, molto più semplicemente, l'arrivo dell'aggiornamento è stato graduale e sul mio nuovo paio è arrivato un po' in ritardo.
Fatto sta che, anche con l'ultimo update, per ora sta filando tutto liscio come l'olio e speriamo che continui così
AGGIORNAMENTO 3:
Dopo 7 anni di "Androidianesimo integralista" e di modding a manetta, sono passato all'iPhone XS Max.
Ebbene sì, alla fine sono andato del tutto contro i miei principi esplicati in questa recensione.
Why?
Delusione verso Android, lato hardware, non software.
Causato da cosa?
Google.
Sintetizzo al massimo il discorso, sennò facciamo notte, ma comunque ho posseduto alcuni Nexus e poi il Pixel 2 XL e i difetti hardware (molteplici) di questo dispositivo, pagato 989 € all'epoca, mi hanno fatto capire che l'unica stabilità a livello hardware la potevo ottenere solo passando al "nemico", mi dispiace.
Prima dell'XS Max ho posseduto lo Xiaomi Mi A2 per quasi 3 mesi, ma era difettato di fabbrica, dunque, in mancanza di una valida alternativa che mi avrebbe potuto far rimanere ancora nel mondo del robottino verde (avevo valutato il Sony Xperia 1, essendo praticamente una TV Sony Bravia in miniatura, ma ho letto troppe cose negative per decidere di spendere oltre 900 € per lui), sono appunto approdato infine nel mondo della mela morsicata.
Inutile dirvi che, collegati con un loro "parente diretto", ovvero il mio XS Max, gli AirPods 2 vanno alla grandissima e le mancanze di Air Trigger su Android (poche, come già detto) ovviamente vengono subito spazzate via, per offrire un'esperienza unica nel suo genere.
Inoltre, dopo quasi 2 mesi e mezzo, il nuovo modello di AirPods 2 acquistato direttamente sul sito di Apple funziona tranquillamente, senza alcun intoppo.
Bene così!

Recensito in Italia il 23 maggio 2019
Io, da sempre, odio a morte le cuffie in-ear (non mi piace avere qualsivoglia cosa troppo vicina ai timpani ma, tolto ciò, alla lunga, mi fanno male), e quando Apple realizzò la prima generazione di questo prodotto, ne rimasi profondamente colpito, iniziando a farci qualche pensierino, finendo appunto per acquistare la seconda generazione.
Prima però di addentrarmi nella recensione, devo fare una dovuta premessa, per farvi capire il mio punto di vista senza equivoci: da anni mi definisco "Androidiano integralista", perché adoro l'OS del robottino verde e, soprattutto, amo Android stock, ovvero quello puro, senza fronzoli e personalizzazioni inutili tipiche degli OEM, così come Google l'ha fatto, implementato sui suoi Pixel, sui dispositivi Android One e sui Motorola.
Va da sé che qualsiasi cosa contraria a tale filosofia non mi vada affatto a genio, e chi sono i diretti rivali di Google e Android?
Apple e iOS ovviamente.
Perché sono quindi andato contro tutti i miei principi?
Beh, è presto detto, ed è qui che termina la mia premessa.
Come annunciato inizialmente, purtroppo le in-ear la fanno ormai da padrona da anni e per quelli come me che le disprezzano altamente (tranquilli, siamo in molti! Fino a qualche tempo fa pensavo fosse il contrario) è una vera e propria odissea trovare ciò che fa per noi.
Se già trovare auricolari cablati non in-ear è diventato un'impresa, figuriamoci cosa significa trovare cuffie non in-ear true wireless, cercando di spendere poco, tra l'altro.
È così che è iniziata la mia ricerca, oltre un anno fa: li ho provati tutti, dai cinesoni di scarsa qualità, con batteria penosa e audio pessimo, agli headset on-ear discreti (autonomia della batteria tra le 9 e le 11 ore, in media, audio accettabile, ma protocollo Bluetooth troppo vecchio e obsoleto, oscillante tra il 4.0 e il 4.1) che però, a livello di portabilità, risultavano troppo ingombranti, fino ad approdare, un mesetto fa, ai cloni più famosi degli AirPods, fino a qualche tempo fa, ancora in circolazione, ovvero le i10 TWS.
La batteria durava al massimo 3 ore, nulla a che vedere con quella degli AirPods 2 (ne parlerò tra poco), ma mi accontentavo del resto, essendo in fin dei conto abbastanza buone. Il fato però ha deciso diversamente: dopo qualche settimanella di utilizzo, gli auricolari sono entrambi impazziti, perdendo continuamente la connessione sia sul mio smartphone che sul mio PC, ed è stato allora che ho capito di dover compiere il grande passo.
Basta accontentarsi, basta pensare solo a spendere poco: se vuoi la qualità, devi puntare al top e spendere il prezzo necessario per ottenerla.
"Incredibile ma vero, gli AirPods sono le cuffie true wireless più apprezzate persino dagli utenti Android!" (Andrea Galeazzi)
Ebbene sì, devo concordare in tutto e per tutto con questa affermazione: sono F-E-N-O-M-E-N-A-L-I.
Audio corposo e bassi ottimi (almeno per i miei standard, ma c'è chi, definendosi "audiofilo", pretende di più e non si accontenta di quelli degli AirPods 2; non è il mio caso, e sono un ex bassista, dunque direi di non dover aggiungere altro in merito), portabilità estrema, custodia e cuffie di ottima fattura, batteria impareggiabile (5 ore di ascolto musicale e 3 ore di conversazioni telefoniche), microfoni di alto livello, ricarica wireless, Bluetooth 5.0, dunque lag azzerati del tutto, sincronizzazione tra audio e video ineccepibile e connessione sempre stabile, e tanto altro ancora.
Voi mi direte: "Sì, ma su Android mica hai tutto quello che ti può fornire un dispositivo Apple collegato agli AirPods 2."
Inizialmente lo reputavo vero, ecco perché ero un po' titubante nell'acquisto, ma poi, grazie ad una ricerca online, e qui subentra l'enorme e sacrosanta elasticità del sistema operativo di Big G, ho scoperto che uno sviluppatore (santo e benedetto!) ha realizzato un'app che non solo rende compatibili gli AirPods (sia di 1a che di 2a generazione) con Android, permettendoti, tra le tantissime features (sbloccabili tramite una piccola donazione di 2 €; fidatevi, vale assolutamente la pena farla), normalmente native ed esclusive di iOS, anche di visualizzare il livello di carica delle cuffie e della custodia, ma anche, e qui scatta l'affronto supremo contro Apple, di richiamare Google Assistant al posto di Siri!
L'app si chiama Assistant Trigger ed è la migliore attualmente in circolazione, superiore anche ad AirBattery, iper-limitata rispetto a questa.
Grazie ad essa, posso godermi senza alcun problema l'esperienza degli AirPods 2 su Android.
Su Windows 10 invece queste cuffie funzionano come degli auricolari Bluetooth qualsiasi, non essendoci app e sviluppatori disposti a creare qualcosa di simile per Microsoft, che nulla fa per incentivare i programmatori come fanno Google ed Apple, ma poco male, perché funzionano benissimo anche senza aiutini.
In definitiva, cos'altro posso aggiungere, se non che li consiglio caldamente e li promuovo a pienissimi voti, dando lode al merito ad Apple per l'egregio lavoro svolto dal 2016 in poi con questa gamma di prodotti, riconoscendone l'eccellente qualità.
Ben fatto!
N.B. Da tempo leggo online di utenti che adoperano gli AirPods, sia di 1a che di 2a generazione, su sistemi non-Apple come me, lamentandosi del fatto che, ogniqualvolta riprendono la visione di un video o l'ascolto audio dopo una pausa, il volume aumenta improvvisamente in maniera esponenziale, a livello di spacca-timpani, per poi ritornare normale, dopo averli assordati per bene.
È un bug di gioventù tristemente famoso, che affligge appunto i dispositivi non-Apple connessi agli AirPods e che è stato risistemato due mesi fa tramite un aggiornamento del firmware da parte di Apple.
Le soluzioni sono dunque due:
1) Dovendo usare Assistant Trigger, il prerequisito fondamentale è quello di accoppiare gli AirPods prima ad un iPhone, per personalizzare il doppio tap di entrambe le cuffie ed impostarlo in modo tale da permettere poi all'app su Android di avviare Google Assistant; dovendo fare ciò, ne potete approfittare, come ho fatto io, per forzare l'aggiornamento del firmware degli AirPods, se non sono già aggiornati all'ultima versione, tramite un metodo molto semplice: collegate gli AirPods ad un iPhone connesso ad Internet, riponete gli AirPods nella custodia, mettete la custodia in carica tramite il cavo Lightning, tenendo l'iPhone sempre vicino, e, tempo qualche minuto, l'iPhone, tramite la sua connessione, sparerà l'aggiornamento agli AirPods, e il problema sarà risolto.
2) Se non potete in alcun modo procurarvi un iPhone tramite parenti e/o amici e siete quindi impossibilitati ad avviare l'aggiornamento del firmware, allora dovrete eseguire queste procedure per disattivare la funzionalità Absolute Volume su Android e Windows 10:
-Android: Impostazioni --> Sistema --> Informazioni sul dispositivo --> Tap continuo su "Numero build" finché il sistema non vi dirà che le Opzioni sviluppatore sono state sbloccate --> Ritornate a Sistema --> Opzioni sviluppatore --> Attivate l'opzione "Disattiva volume assoluto"
-Windows 10: Aprite l'Editor del Registro di sistema --> Recatevi in: Computer\HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\ControlSet001\Control\Bluetooth\Audio\AVRCP\CT --> Cambiate il valore di DisableAbsoluteVolume impostandolo su 1 e riavviate il sistema
In questo modo, avrete ugualmente applicato una "toppa di ripiego" per questo bug, evitandovi una visita assicurata dall'otorinolaringoiatra.
Spero di esservi stato utile!
AGGIORNAMENTO 1:
Dopo qualche giorno di utilizzo, l'auricolare sinistro ha smesso improvvisamente di funzionare, nonostante la custodia lo rilevasse tranquillamente, dopo l'inserimento al suo interno (sebbene io abbia poi riscontrato un bel battery drain della batteria della custodia, forse dovuto proprio a questo malfunzionamento).
A nulla sono valsi i tentativi di reset (anche perché la luce ambrata sul LED non è mai apparsa, compariva solo quella bianca intermittente per il pairing), né gli altri metodi proposti online per risolvere tale problema.
La cuffia, nonostante fosse udibile il tipico fruscio delle connessioni Bluetooth, all'avvio della riproduzione di video e audio, non dava più segni di vita.
Inizialmente avevo pensato di avviare la richiesta di assistenza con Apple, ma poi, leggendo online che questo è un problema abbastanza diffuso a partire da aprile in poi, ho ritenuto più saggio effettuare il reso con rimborso su Amazon, così da ricomprarle sul sito di Apple, dovendo aspettare più tempo per la ricezione (forse arriveranno tra il 5 e il 7 giugno).
Il motivo è semplice: mi sembra più che palese il fatto che ci sia in giro un lotto di cuffie fallate (cattivo assemblaggio in Cina, dove vengono costruite insieme agli iPhone? Forse già un mese fa si fiutava aria di maretta tra USA e Cina, prima dello scoppio ufficiale del Huawei Ban? Chi lo sa) e l'unica maniera per evitarle, si spera, è aspettare quello nuovo, dato che Apple, almeno per ora, non riconosce ancora il problema a livello ufficiale (di certo non è un problema dovuto al firmware più recente, altrimenti sarebbe dovuto capitare a tutti i possessori degli AirPods 2).
La scelta spetta a voi quindi: che sia la sostituzione o il reso e riacquisto, i tempi sono bene o male i medesimi, visto che l'arrivo dei pezzi sostitutivi è previsto nello stesso periodo di quelli del nuovo lotto
AGGIORNAMENTO 2:
Un mesetto fa le ho appunto riacquistate sul sito di Apple, ho dovuto attendere qualche settimana per i nuovi pezzi e, a distanza di un po' di tempo, posso dire di aver forse finalmente beccato un modello del tutto privo di difetti.
Ho notato però una cosa: il firmware più recente, l'A1673, non è arrivato subito su questo nuovo modello, ma ci ha messo una settimana e mezzo ad apparire e ad installarsi sui nuovi AirPods 2.
Le ragioni sono dunque due: o Apple ha ritirato l'aggiornamento, reo di aver fatto impazzire eventuali modelli già in parte fallati di fabbrica, come i miei primi esemplari presi qui su Amazon, correggendolo e poi riavviando il rollout, oppure, molto più semplicemente, l'arrivo dell'aggiornamento è stato graduale e sul mio nuovo paio è arrivato un po' in ritardo.
Fatto sta che, anche con l'ultimo update, per ora sta filando tutto liscio come l'olio e speriamo che continui così
AGGIORNAMENTO 3:
Dopo 7 anni di "Androidianesimo integralista" e di modding a manetta, sono passato all'iPhone XS Max.
Ebbene sì, alla fine sono andato del tutto contro i miei principi esplicati in questa recensione.
Why?
Delusione verso Android, lato hardware, non software.
Causato da cosa?
Google.
Sintetizzo al massimo il discorso, sennò facciamo notte, ma comunque ho posseduto alcuni Nexus e poi il Pixel 2 XL e i difetti hardware (molteplici) di questo dispositivo, pagato 989 € all'epoca, mi hanno fatto capire che l'unica stabilità a livello hardware la potevo ottenere solo passando al "nemico", mi dispiace.
Prima dell'XS Max ho posseduto lo Xiaomi Mi A2 per quasi 3 mesi, ma era difettato di fabbrica, dunque, in mancanza di una valida alternativa che mi avrebbe potuto far rimanere ancora nel mondo del robottino verde (avevo valutato il Sony Xperia 1, essendo praticamente una TV Sony Bravia in miniatura, ma ho letto troppe cose negative per decidere di spendere oltre 900 € per lui), sono appunto approdato infine nel mondo della mela morsicata.
Inutile dirvi che, collegati con un loro "parente diretto", ovvero il mio XS Max, gli AirPods 2 vanno alla grandissima e le mancanze di Air Trigger su Android (poche, come già detto) ovviamente vengono subito spazzate via, per offrire un'esperienza unica nel suo genere.
Inoltre, dopo quasi 2 mesi e mezzo, il nuovo modello di AirPods 2 acquistato direttamente sul sito di Apple funziona tranquillamente, senza alcun intoppo.
Bene così!




La custodia wireless invece può essere acquistata anche per la prima generazione quindi non è un must solo riservato alle AirPods 2.
La qualità del suono è più che buona, certo non sono cuffie per chi vuole ascoltare la musica con la massima qualità audio possibile. Anche perchè chi compra degli auricolari full wireless per ascoltare la musica ad alta qualità non capisce poi molto di musica.
Sono degli ottimi auricolari, non pesano praticamente nulla e non sono così facili da far cadere una volta messi all'orecchio.
Per le telefonate la qualità è molto alta, si sente bene chi parla e gli altri sentono bene la nostra voce nonostante i microfoni delle AirPods siano ben lontani dalla nostra bocca.
Siri funziona solamente se richiamata vocalmente tramite "Hey Siri", che viene percepito benissimo dalle cuffie anche con il rumore. Grazie a siri possiamo alzare o abbassare il volume, chiamare, messaggiare, ecc.. in pratica tutto quello che già si può fare dal telefono, ma mille volte più comodamente.
Ci sono alcuni comandi che si possono impartire con dei "tap" su uno a caso degli auricolari:
- Rispondi/riattacca (2 tap veloci)
- traccia precedente (2 tap veloci)
- traccia successiva (3 tap veloci)
la batteria dura moltissimo, abbinata alla custodia è davvero infinita. Usandola per lavoro quindi un po' di musica ed un po' di telefonate partendo il mattino alle 8.30 arrivo a casa alla sera alle 20 con la custodia con ancora il 40% di carica ed ovviamente le gli auricolari al 100%.
Unico consiglio è di prendere subito una custodia in silicone o in pelle per proteggere il case in quanto molto soggetto a righe.
La scatola delle AirPods era intatta e senza ammaccature, SIGILLATA in "stile apple", PERFETTA.
Adesso veniamo al prodotto:
Anche per la scelta ci ho messo un pò: cuffie AirPods o AirPods Pro? custodia normale o wireless?
Mi sono guardato un pò di video e recensioni ed ho scelto questa versione: AirPods seconda generazione con ricarica wireless. All'interno del pacco ho trovato proprio questo prodotto e non un modello precedente o contraffatto. Le cuffie erano completamente scariche e ci ho messo un bel pò per ricaricarle appoggiandole al tappetino (ne ho uno Ikea da pochi soldi, non so se è più lento rispetto a quello che vende apple), così ho preferito fare la prima ricarica con il cavo trovato all'interno della confezione.
Le cuffie sono comode, nei vari video dicevano che le pro sono molto più scomode ma non posso giudicare, so solo che non mi piacciono quelle che si inseriscono dentro alle orecchie, dopo un pò mi danno fastidio, queste invece sono perfette. Ho notato che la cuffia destra fa più fatica a ricaricarsi completamente, per il resto prodotto ottimo.
Attualmente il prezzo delle pro è di 199 euro compresa custodia wireless mentre quelle normali senza custodia wireless si trovano a 119 euro. Comprando separatamente la custodia sarei arrivato ad un costo che si aggira sulle 200 euro, poco più poco meno, quindi questa offerta (nel momento in cui sto scrivendo) conviene.
Le recensioni migliori da altri paesi

Diseño y Comodidad:
Una de las características más destacadas de los AirPods es su diseño único y minimalista. Cada auricular tiene una forma elegante y discreta que se adapta cómodamente a la mayoría de las formas de oído. Están diseñados para ajustarse de forma segura y ofrecer una experiencia cómoda incluso durante largos periodos de uso. Además, el estuche de carga inalámbrica tiene un diseño compacto y portátil que se puede llevar fácilmente en el bolsillo o en la mochila.
Rendimiento de Audio:
Los AirPods ofrecen un rendimiento de audio excepcional. Con controladores de alta calidad y tecnología de cancelación de ruido, proporcionan un sonido claro, nítido y envolvente. La calidad del audio es impresionante, ya sea para escuchar música, ver películas o hacer llamadas telefónicas. Además, los AirPods cuentan con sensores inteligentes que pausan automáticamente la música cuando te los quitas y la reanudan cuando los vuelves a colocar.
Conexión y Funciones:
Los AirPods se conectan de forma instantánea y sencilla con dispositivos Apple a través de Bluetooth. Una vez conectados, se pueden controlar de manera intuitiva mediante gestos táctiles, lo que te permite cambiar de canción, ajustar el volumen o activar el asistente virtual Siri con solo tocar los auriculares. También cuentan con sensores ópticos y acelerómetros que detectan cuando los tienes puestos o quitados para optimizar la reproducción y la duración de la batería.
Estuche de Carga Inalámbrica:
El estuche de carga inalámbrica es una característica destacada de los AirPods. Este estuche te permite cargar los auriculares de forma inalámbrica simplemente colocándolos en una base de carga compatible con la tecnología Qi. Además, el estuche tiene su propia batería incorporada que brinda múltiples cargas adicionales a los AirPods, lo que prolonga significativamente su tiempo de uso sin necesidad de conectarlos a un cable de carga.




Comparados con la competencia los AirPods siguen siendo el modelo de referencia con claras ventajas en algunos aspectos, especialmente en la sincronización con el teléfono, pero ya hay opciones en otras marcas comparables o mejores para según qué usos (y con qué sistema operativo).
LO MEJOR
✅ SON AIRPODS. Los AirPods de segunda generación mantienen todo bueno que tenían los primeros AirPods: instalación increíblemente sencilla con un reconocimiento instantáneo en el teléfono, buen sonido, no se caen, etc.
✅ CONEXIÓN MÁS RÁPIDA. Gracias al nuevo chip H1 de Apple (frente al Q1 de los AirPods de primera generación), el cambio de dispositivos es ahora el doble de rápido, la conexión para llamadas un 50% y la latencia un 30%. Los AirPods ya destacaban en estos aspectos pero todo lo que sea mejorar es bienvenido.
✅ ESCUCHA ACTIVA. A diferencia de los primeros AirPods, esta generación permite activar Siri tan solo con la voz, dado que el micrófono tiene escucha activa. En el pasado había que pulsar los auriculares.
✅ CARGA INALÁMBRICA. Quizá lo más novedoso de estos nuevos AirPods. Como su propio nombre indica, el estuche de estos AirPods permite cargarlos de manera inalámbrica con los típicos cargadores inalámbricos (Apple no tiene ni tendrá ninguno en el corto plazo tras cancelarse AirPower). Es útil pero lo será mucho más cuando el iPhone tenga carga reversible (se rumorea que será en el próximo iPhone 11).
✅ AUTONOMÍA. Aparentemente (no lo he verificado aún) estos AirPods duran un 50% más en conversaciones (una hora más).
LO PEOR:
❌ PRECIO. No es una sorpresa que el precio sea un punto negativo en un producto de Apple. En el caso de los AirPods la diferencia con sus competidores no eran tan amplia (su precio oficial era 179€), sobre todo para lo bien que funcionaban. Sin embargo, en este modelo quizá se hayan pasado un poquito alcanzando los 229€ de precio recomendado tan solo por añadir carga inalámbrica frente al modelo base.
❌ DISEÑO. Está claro que para gustos están los colores, pero es innegable que el diseño de los AirPods es un tanto extraño con esa “patita” colgando. El hecho de que nos hayamos acostumbrado a verlos no quiere decir que por ello el diseño no sea mejorable. En mi opinión Apple debería trabajar en un diseño que los compacte más al estilo de otras alternativas de Samsung (Galaxy Earbuds), Jabra (Elite 65t), etc.
❌ AISLAMIENTO. Muy relacionado con el punto del diseño, los AirPods funcionan muy bien pero no asilan del ruido exterior como otros auriculares más compactos que “bloquean” el oído. Creo que es algo mejorable, sobre todo comparado con algunos de sus competidores.


Recensito in Spagna il 5 aprile 2019
Comparados con la competencia los AirPods siguen siendo el modelo de referencia con claras ventajas en algunos aspectos, especialmente en la sincronización con el teléfono, pero ya hay opciones en otras marcas comparables o mejores para según qué usos (y con qué sistema operativo).
LO MEJOR
✅ SON AIRPODS. Los AirPods de segunda generación mantienen todo bueno que tenían los primeros AirPods: instalación increíblemente sencilla con un reconocimiento instantáneo en el teléfono, buen sonido, no se caen, etc.
✅ CONEXIÓN MÁS RÁPIDA. Gracias al nuevo chip H1 de Apple (frente al Q1 de los AirPods de primera generación), el cambio de dispositivos es ahora el doble de rápido, la conexión para llamadas un 50% y la latencia un 30%. Los AirPods ya destacaban en estos aspectos pero todo lo que sea mejorar es bienvenido.
✅ ESCUCHA ACTIVA. A diferencia de los primeros AirPods, esta generación permite activar Siri tan solo con la voz, dado que el micrófono tiene escucha activa. En el pasado había que pulsar los auriculares.
✅ CARGA INALÁMBRICA. Quizá lo más novedoso de estos nuevos AirPods. Como su propio nombre indica, el estuche de estos AirPods permite cargarlos de manera inalámbrica con los típicos cargadores inalámbricos (Apple no tiene ni tendrá ninguno en el corto plazo tras cancelarse AirPower). Es útil pero lo será mucho más cuando el iPhone tenga carga reversible (se rumorea que será en el próximo iPhone 11).
✅ AUTONOMÍA. Aparentemente (no lo he verificado aún) estos AirPods duran un 50% más en conversaciones (una hora más).
LO PEOR:
❌ PRECIO. No es una sorpresa que el precio sea un punto negativo en un producto de Apple. En el caso de los AirPods la diferencia con sus competidores no eran tan amplia (su precio oficial era 179€), sobre todo para lo bien que funcionaban. Sin embargo, en este modelo quizá se hayan pasado un poquito alcanzando los 229€ de precio recomendado tan solo por añadir carga inalámbrica frente al modelo base.
❌ DISEÑO. Está claro que para gustos están los colores, pero es innegable que el diseño de los AirPods es un tanto extraño con esa “patita” colgando. El hecho de que nos hayamos acostumbrado a verlos no quiere decir que por ello el diseño no sea mejorable. En mi opinión Apple debería trabajar en un diseño que los compacte más al estilo de otras alternativas de Samsung (Galaxy Earbuds), Jabra (Elite 65t), etc.
❌ AISLAMIENTO. Muy relacionado con el punto del diseño, los AirPods funcionan muy bien pero no asilan del ruido exterior como otros auriculares más compactos que “bloquean” el oído. Creo que es algo mejorable, sobre todo comparado con algunos de sus competidores.

